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Chi non ha mai assaggiato una torta caprese alzi la mano! Ecco qui per voi Torta Caprese Ricetta e Storia.
Se siete dei cake addicted, state lontani da questa golosissima torta. E sì, perchè con il suo profumo di mandorle e cioccolato ha fatto cadere in tentazione migliaia di golosi nel corso dei secoli.
Ufficialmente però abbiamo due differenti storie, entrambe ufficiali. La prima riguarda la regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo, la seconda arriva addirittura ad Al Capone.
In ogni caso il nome della torta è omaggio all’isola di Capri, dove si fa risalire l’origine del dolce. Entrambe le storie hanno alla base un errore: quello fatto da Maria Carolina d’Asburgo, che non ricordava gli ingredienti della Sacher; e quello di Carmine Di Fiore, spaventato dagli scagnozzi del gangster italo-americano.
Curiosi? Leggete le due storie che hanno come protagonista questa meravigliosa torta, fatta da solo quattro ingredienti: mandorle, cacao, uova, burro e zucchero.
Siamo nella Napoli Borbonica del ‘700 con Maria Carolina e il consorte, Re Ferdinando IV, detto Re Nasone.
La storia narra che i due si sposarono su commissione, quando la principessa aveva appena compiuto 16 anni e il primo impatto con il Re fu traumatico per Carolina, che non amava né l’aspetto fisico né il carattere del marito.
Lei era una principessa dell’altissima aristocrazia europea, bella, raffinata e piena di fascino e cultura.
Re Ferdinando invece abituato a girare per la città e a frequentare anche gli scugnizzi con cui era cresciuto. E pare che non avesse neppure un lessico troppo forbito.
Un po’ complice l’età, un po’ il rapporto coniugale sbandato, Maria Carolina passava per una regina parecchio capricciosa. Pare che un giorno, presa dalla malinconia per la sua Austria, e recatasi nelle cucine del Palazzo chiedendo disperata una torta Sacher.
L’errore della torta Caprese di Maria Carolina d’Asburgo
I Monsieur, cuochi del Regno, erano tutti francesi e non conoscevano la ricetta, ma pur di accontentare la regina, le chiesero di descrivere sapore e aspetto della torta desiderata.
Sfruttando questi ricordi cercarono di riprodurre la sacher, ma senza riuscirci. Nonostante l’errorè, però, gli chef realizzarono comunque una torta buonissima, in grado di conquistare l’esigente palato di Maria Carolina.
La caprese di Al Capone: quando la paura diventa ottima
Siamo nella Napoli modaiola degli anni ‘20. A soli 21 anni Al Capone, detto Scarface, aveva già iniziato a farsi conoscere nella malavita mondiale, grazie ad una serie di accordi con la mafia italiana, con quella irlandese e con la politica dell’Illinois. Ed anche se non era ancora il gangster che diventerà in seguito, il suo potenziale criminale lo aveva già mostrato in patria.
Nel 1920 per rinsaldare gli accordi con la camorra newyorkese, direttamente collegata a quella napoletana, Al Capone inviò due dei suoi collaboratori più fidati a Napoli. I due malavitosi, oltre agli affari, si concedevano tanti momenti di relax con “colleghi” locali. Una di queste gite venne fatta all’isola di Capri e presso la famosissima pasticceria di Carmine Di Fiore, chef famosissimo negli anni ‘20, che vantava un laboratorio all’avanguardia.
Lo Chef Di Fiore, comprendendo “il lavoro” dei due uomini, venne preso dal panico e dimenticò di usare la farina nell’impasto del dolce da quelli richiesto.
Il pasticciere caprese ovviamente non svelò il suo errore, e consegnò ai due malavitosi il dolce così come lo aveva preparato. Gli scagnozzi di Al Capone apprezzano il sapore delicato del cioccolato e la bontà delle mandorle della torta e non notarono affatto l’errore e, anzi, chiesero a Di Fiore la ricetta. Poiché questa ricetta non esisteva, Di Fiore la scrive di suo pugno ai due gangster, ma appena di nuovo solo, e incredulo del risultato, lo chef corre a sfornarne un’altra. Così inizia a proporla ai propri clienti e ben presto “la caprese” diventa un successo di gola!
La torta caprese è un prodotto di pasticcera che, da Capri, ha conquistato le tavole italiane e del mondo per la sua bontà, per la facilità di esecuzione e perché è il dessert perfetto per un fine pasto, per uno spuntino o per altre occasioni più o meno importanti. Se volete cimentarvi nella sua esecuzione, seguite questa ottima ricetta, collegandovi al sito della food blogger Romana Bacarelli, oppure, se preferite, veniteci a trovare al ristorante A Fenestella, prenotando un tavolo vista mare e gustando una eccellente torta caprese al cioccolato. Seguiteci anche sulla nostra Pagine facebook e prenotate anche da qui. Vi aspettiamo